La mafia vende dvd di Gomorra...

NAPOLI — Ufficialmente dovrebbe uscire il 3 dicembre prossimo.
Per ora il dvd del film «Gomorra», tratto dall'omonimo best seller di Roberto Saviano, è disponibile solo in versione noleggio. Perché, allora, nelle edicole napoletane è già in vendita con tanto di bollino Siae a certificarne l'autenticità?
Non solo, il dvd reca nella parte sinistra della custodia — accuratamente incellofanata — la classica dicitura «prima visione », come se si trattasse di un film venduto in abbinamento con Panorama o con l'Espresso. Ma è improbabile che un settimanale, per quanto prestigioso sia, abbia la facoltà di allegare come gadget un dvd che non è ancora possibile acquistare, ed è altrettanto improbabile che un edicolante, per quanto intraprendente sia, possa disporre del prodotto già slegato dalla rivista.

Oltre a fotocopiare la copertina del dvd in versione noleggio, ad eseguire un fotomontaggio per sovrapporvi la scritta "prima visione", nei laboratori clandestini hanno fatto di più. Come tutti ricorderanno, nella versione per il grande schermo il film era corredato da una serie di sottotitoli che spiegavano al pubblico non campano il significato dei dialoghi in dialetto stretto. Orbene, visto e considerato che la vendita del pezzotto è rivolta strettamente al pubblico napoletano, perché tenerli? Il falso Gomorra, oltre ad essere riprodotto in una qualità video decisamente discutibile, offre al telespettatore una piccola porzione dello schermo completamente sfocata. È lì che avrebbero dovuto esserci i sottotitoli, eliminati perché ritenuti inutili o forse offensivi. Un lavoro in più, un regalo fatto dai clan a chi, vedendo il proprio slang tradotto nella lingua nazionale, avrebbe provato imbarazzo o addirittura fastidio. E non è finita qui. Sul dischetto è stato stampato il titolo del film e la grafica originale, così come compaiono nella versione autorizzata. Un capolavoro della contraffazione, che riuscirebbe perfino a strappare un applauso se non fosse che il mercato del falso risponde notoriamente agli interessi dei clan. Sei euro, il prezzo a cui viene venduto il film di Matteo Garrone, esposto senza alcun timore in diverse edicole del centro storico partenopeo. Strade centralissime, negozi di grosse dimensioni. Tanto, chi si metterebbe mai a leggere cosa c'è scritto sui bollini Siae? Dei due edicolanti a cui abbiamo chiesto se il film fosse originale oppure no, il primo a risposto di sì. Il secondo, invece, ha dato fondo a quel pizzico di onestà che evidentemente conserva, dicendo che «è masterizzato dall'originale».