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E io m'incazzo...

Pubblicato da [BM]Emanuele |

Con il decreto “bulgaro Berlusconi tappò la bocca a Enzo Biagi , Luttazzi e Santoro,oggi siamo arrivati a chiudere la bocca all’intero Web italiano.

Di male in peggio,no?

Mentre i media erano occupati a parlare del Partito Democratico,il 12 ottobre del 2007 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge (ricevuto come “legge delega”, lo stesso strumento tanto “combattuto” quando era Berlusconi a servirsene).

Dovremmo tutti ringraziare l’avvocato Valentino Spataro, che scrive per Civile.it, che ha scoperto l’inganno.

Con il decreto bulgaro potranno chiudere qualsiasi sito o blog sul Web, quando e come vorranno.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
L’iter proposto da Levi limita, l’accesso alla Rete.
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Da notare che in caso di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale si va in galera quasi sicuramente.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.

Non togliamo l'unica forma di comunicazione libera in Italia (ricordo che in Italia la libertà di stampa è sancita dall'Art. 21 della Costituzione).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

se passa... noi ci ribelleremo

Anonimo ha detto...

A Francesco invece lo devono registrà alla protezione animali!