Un googol (pronuncia gugol) è il numero intero esprimibile con 1 seguito da 100 zeri, pari cioè a 10100 o 10'000 decaexilioni.
Il termine è stato ideato e divulgato dal matematico americano Edward Kasner nel 1938 nel suo libro Matematica e immaginazione, per illustrare la differenza tra un numero enorme e l'infinito; il nome gli era stato suggerito estemporaneamente dal nipotino di 9 anni Milton Sirotta.
Un googol è circa pari al fattoriale di 70 (per la precisione, 70! è circa 1,198 googol); i suoi unici fattori primi sono 2 e 5, ciascuno presente 100 volte. Scritto in notazione binaria, occupa 333 bit.
In matematica, il googol non ha un significato particolare, se non quello di essere utile per un confronto con altri numeri incredibilmente grandi, come quello di particelle subatomiche nell'universo visibile (stimato tra 1072 e 1087) o quello delle possibili partite a scacchi (circa 10120). È degno di nota che molte calcolatrici tascabili possono rappresentare numeri fino quasi a un googol, ma senza raggiungerlo; il valore massimo visualizzabile è infatti 9,9999999 * 1099.
Un tale numero è decisamente inutile per misurare una qualunque grandezza nella realtà ma nonostante questo esistono anche numeri più grandi come il Megistone o il Numero di Graham. Persino unendo tutte le particelle esistenti nell'universo conosciuto non si raggiungerebbe che un millesimo di centesimo di un googolplex.
La distorsione Google è stata adottata come nome dell'azienda che gestisce l'omonimo motore di ricerca dai fondatori Larry Page e Sergey Brin, a causa di uno sbaglio nella scrittura del termine googol ai tempi della prima registrazione del dominio, come descritto nel libro The Google Story di David A. Vise.
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