Sono mesi che leggo libri e pagine internet che evidenziano le PORCATE della Chiesa...perchè dovete sapere che:
se il problema dell'Italia è la politica,i problemi della politica provengono tutti dalla Chiesa.
Ne ho letto di fantastiche,ma questa è la migliore!
Si tratta di Renatino,uno dei fondatori della banda della magliana.
Enrico De Pedis ha ricevuto una sepoltura del tutto inusuale per un comune cittadino, che risulta ancora più sorprendente trattandosi di un criminale: la sua tomba infatti si trova all'interno della cripta della basilica di Sant'Apollinare a Roma; solo alla moglie viene consentito l'accesso.
Tale sepoltura contrasta addirittura con il Diritto canonico, che sancisce che "Non si seppelliscano cadaveri nelle chiese, eccetto che si tratti di seppellire il Romano Pontefice oppure, nella propria chiesa, i Cardinali o i Vescovi diocesani anche emeriti.".
Il 6 marzo 1990, a soli 32 giorni dalla morte, il rettore della basilica, monsignor Piero Vergari, attestò con una lettera lo status di grande benefattore di De Pedis: "Si attesta che il signor Enrico De Pedis nato in Roma - Trastevere il 15/05/1954 e deceduto in Roma il 2/2/1990, è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la basilica ed ha aiutato concretamente a tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi, sia di carattere religioso che sociale. Ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione cristiana e umana".
Dopo 4 giorni l'allora Vicario della diocesi di Roma, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Ugo Poletti, rilasciava il nulla osta alla sepoltura di De Pedis all'interno della basilica di Sant'Apollinare. Il 24 aprile la salma di De Pedis venne tumulata e le chiavi del cancello vennero consegnate alla vedova, Carla De Pedis.
Il 9 luglio 1997, la giornalista Antonella Stocco scrisse su Il Messaggero della strana sepoltura riservata a Enrico De Pedis. A seguito di tale articolo venne preclusa al pubblico la discesa dei gradini che conducono alla cripta. Già in precedenza il giudice Andrea De Gasperis aveva dato incarico alla DIA di indagare su tale inusuale sepoltura.[3]
Il caso venne collegato alla morte di Emanuela Orlandi nel luglio del 2005, quando alla redazione del programma "Chi l'ha visto?", in onda su Rai Tre, arrivò una chiamata anonima che diceva: "Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso, andate a vedere chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare, e del favore che Renatino fece al cardinal Poletti, all'epoca".

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Un mito in senso ironico, ovviamente. Quando ho soguito i servizi lanciati da "Chi l'ha visto?" sono rimasto impressionato anche io. L'inviata che ha fotografato la tomba di Renatino De Pedis e ha trovato quei documenti tanto loschi e' Raffaella Notariale, un vero segugio. Chissa' perche' si vede sempre meno. Forse ha dato troppo fastidio ai poteri forti.